domenica 8 dicembre 2013

[HENNÉ] introduzione #1

Buongiorno a tutte, presa da euforia domenicale ho deciso di dedicare alcuni post a un argomento a cui tengo tanto, l'henné! dato che l'argomento in questione è decisamente vasto non me la sento di ammorbarvi con un post ultra chilometrico quindi ne seguiranno altri e in cui spartirò le mie somme conoscenze. Ma cominciamo subito!
Sempre bene cominciare dal principio quindi cosa è l'henné? Il termine henné originariamente stava a indicare solo la pianta della lawsonia inermis ma oggigiorno indica tre tipi di piante tintorie: la lawsonia inermis (henné rosso), l'indigofera argentea (henné nero) e la cassia obovata (henné neutro quindi privo di pigmenti coloranti). Dall'essiccazione e macinazione delle foglie e dei rami della lawsonia si ottiene la polvere colorante che ha proprietà tintorie ma anche antisettiche, antimicotiche e astringenti. 
La polvere di henné può essere di due qualità, determinata dalla finezza della polvere. Abbiamo quindi la classica polvere tintoria per capelli e quella BAQ ovvero Body Art Quality, usata per i tatuaggi ma validissima anche per tingere i capelli e nettamente superiore perché molto più fine e pura.
Come tinge l'henné? Al contrario delle tinte chimiche l'henné non rovina i capelli poiché si lega alla loro struttura e li avvolge completamente. Il pigmento che penetra nel capello ha anche una funzione riparatrice e la guaina che avvolge il fusto può conferire una certa rigidità (nel senso di resistenza e ispessimento, quindi volume, maggiore capacità di sopportare gli stress meccanici e via dicendo). Per questo motivo l'henné non è solo una tinta ma anche una vera e propria cura del capello!
Pro e contro? Ce ne sono, ovviamente i pro consistono nelle capacità curative e tintorie di queste polveri vegetali che non rovinano i capelli, i contro invece riguardano più questioni tecniche. Tra questi contro secondo me troviamo il fatto che una volta inguainato il capello di henné la tinta chimica o altri processi simili (permanente etcetc) non avranno più la stessa resa. Vero è che la chimica di quelle tinte da supermercato è potentissima e quindi il colore riuscirà ad aggrapparsi ma è possibile (e molto probabile) che non abbiate una resa ottimale dal punto di vista del tempo (pigmento su capello inguainato se ne andrà prima) o del colore stesso (il pigmento non si attacca sull'henné). 
Cos'è il picramato? Il picramato (o picrammato) di sodio non è altro che un colorante sintetico rosso che rafforza il colore e gli permette di aggrapparsi meglio al capello. Molte puriste dell'henné (me compresa) lo evitano come la peste. Personalmente lo evito perché un henné addizionato con picrammato significa che è un henné scadente dalle scarse capacità tintorie. In secondo luogo non è ancora ben chiaro la tossicologia di questo colorante sintetico, potrebbe a quanto pare causare reazioni cutanee e altre cose da evitare. 
I capelli verdi: uno dei miti metropolitani più comuni e affermati vuole che facendo l'henné su una tinta chimica (o prima di una tinta chimica) i capelli diventino verdi. Tutto è relativamente vero e terribilmente sbagliato. I capelli NON DIVENTANO verdi ma, al più, potreste notare alla luce qualche riflesso verdastro. Da cosa è causato l'inverdimento dei capelli? Dal picramato di sodio che interagisce che le componenti chimiche delle tinte e tira fuori questa tonalità sul verde. Volete fare l'henné ma due settimane fa avete fatto una tinta chimica? Accertatevi che il vostro henné sia senza picramato e state tranquille!
Come capire se il mio henné è addizionato a picramato? Innanzitutto leggete l'inci del vostro henné che deve contenere solo d esclusivamente lawsonia inermis al 100%, in caso di indigo o cassia possono essere mischiate ad altre erbe tintorie ma l'unica cosa che non deve esserci mai e poi mai nell'henné è il sodium picramate. Se non siete sicure fate un piccolo esperimento: mischiate un cucchiaino di henné con sola acqua, lasciatelo un minuto e metteteci il dito. Una volta tolto l'henné su un pezzetto di carta il vostro dito dovrà essere solo vagamente colorato di giallino, se già tinto di rosso/arancio carico molto probabilmente il vostro henné contiene picramato. 
Premessa fatta a fine post: la maggior parte delle mie conoscenze viene da ricerca e esperienza personale, considerato però che l'henné è naturale mi sento nelle condizioni di dirvi con certezza ciò che so, con la consapevolezza che non ucciderò nessuna di voi! Tingo i capelli con l'henné da anni e da anni sperimento, cerco, imparo e vorrei mettermi a vostra disposizione.

Spero vi sia stato utile, il prossimo post sull'henné sarà quasi sicuramente dedicato alla composizione dei vari henné, le varie erbe tintorie e la preparazione. Una buona domenica a tutte quante!

2 commenti:

  1. io ho iniziato con l'hennè da poco però ammetto che adoro il suo effetto sui miei capelli, robusti e sani sin da subito. Per me ha soltanto pro :)
    Aspetto il prossimo post :)

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    1. Anche per me ha soltanto pro ma è sempre giusto elencare anche i contro (che poi non sono proprio contro ma vabè!) :)

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